• La Saint-Antoine VDA - Joseph Péaquin
  • La benedizione degli animali
    Stéphanie Dalle
  • Enchère/vendita all'incanto
    Stéphanie Dalle
  • La lotteria di Sant'Antonio
    Stéphanie Dalle
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    L'annuncio della festa - Stefano Torrione
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    La borsa dei priori - Stefano Torrione
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    La benedizione degli animali - Stefano Torrione
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    La benedizione dei mezzi agricoli - Stefano Torrione
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    La Santa Messa del patrono - Stefano Torrione
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    La distribuzione del pane benedetto - Stefano Torrione
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    L'enchère - Stefano Torrione
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    L'estrazione della lotteria - Stefano Torrione
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    Il pranzo comunitario - Stefano Torrione
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    I "vecchi" e i nuovi priori - Stefano Torrione
  • 2012
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Categoria

Riti e Pratiche Sociali

Tag

DOVE

Arnad (AO), Valle d’Aosta - Italia

I principali rituali della festa di Sant'Antonio si svolgono di fronte alla cappella omonima in località Ville del comune di Arnad. Il pranzo comunitario viene organizzato presso il ristorante "La Kiuva", situato sempre in centro paese.

QUANDO

Sant'Antonio Abate, 17 gennaio

CHI

Bonel  Pierre Bonel Pierre
(informatore)
Cossavella  Cesare Cossavella Cesare
(informatore)

Festa patronale di Sant’Antonio ad Arnad

(Patron dé Sent Antoun-e)

Ogni anno il 17 gennaio ad Arnad, nella frazione Ville, si celebra Sant'Antonio, a cui è dedicata la cappella. La festa viene già annunciata alle ore 18:00 della vigilia e alle ore 08:00 del giorno del patrono: il compito tramandato dal padre, spetta al signor Ivo Joly (a volte con l'aiuto dei due priori), che con l'ausilio della scala, sale sul tetto della cappella e suona la piccola campana con un martelletto. Durante la mattinata, le case del borgo ed in particolare le cantine private vengono aperte, per permettere ai partecipanti di scaldarsi, bevendo un bicchiere di vino o brodo caldo. Verso le ore 09:00, gli animali (asini, cavalli), i trattori e altri mezzi di trasporto agricoli, sfilano davanti alla cappella per la solenne benedizione del parroco. Ad ogni proprietario di animale o mezzo, i due priori offrono un omaggio: ad esempio una coperta per gli animali e un piccolo utensile per i mezzi agricoli. Dopodiché, vi è la celebrazione della funzione religiosa in onore del Santo. Al termine della stessa, i priori sono soliti distribuire il pane benedetto in cesti tradizionali di vimini, indossando il telo bianco che li ricopriva sulla spalla sinistra. Segue la vendita all'asta o enchère tradizionale in francoprovenzale: i prodotti battuti vengono offerti dalla popolazione locale e sono perlopiù piccoli animali domestici (galli, conigli, formaggi, salumi, bottiglie di vino, calze di lana realizzate a mano ecc.). Durante l'enchère, sono presenti i componenti della compagnia teatrale popolare del paese ("la Compagnì dou Beufet"), i quali distribuiscono gratuitamente agli spettatori vino caldo e chiacchere. La festa prosegue con l'estrazione dei premi della lotteria (principalmente attrezzi agricoli), il pranzo conviviale di Sant'Antonio e termina con la cena sociale. Tutta l'organizzazione della festa è gestita dai due priori, ragazzi celibi di Arnad. La "carica" dei priori viene tramandata durante il pranzo del giorno del patrono: quelli dell'anno in corso scelgono i futuri priori donandogli un mazzo di fiori. La scelta in questione non è accordata in precedenza. Il requisito fondamentale per essere scelti è quello di essere celibi ed è necessario che i due ragazzi siano affiatati, dato che al fine dell'organizzazione del patrono trascorrono molto tempo insieme. Infatti, a partire dal mese di novembre, gli stessi fanno visita alle famiglie di Arnad, muniti della loro borsa, per invitarle alla festa patronale e vendere loro i biglietti della lotteria. Oltre a ciò, i priori si devono occupare sia dell'acquisto dei premi per la lotteria che degli omaggi per i proprietari degli animali e dei mezzi che ricevono la benedizione.  Prima di partire per il giro delle case, i vecchi priori con i nuovi si ritrovano per una cena, dove avviene il passaggio di consegne.

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

La cappella, della frazione di Ville, dedicata a Sant'Antonio risale al 1785, data incisa sulla trave che sporge sull'ingresso, ed ha sulla facciata un dipinto raffigurante il Santo. La festa patronale di Sant'Antonio nasce come festa dei modzón/ ragazzi non sposati. Poi, due ragazzi (Rolland Giovanni, classe 1925 e Bonel Dino), incentivati dal parroco, incominciarono ad organizzare la festa per Sant'Antonio. In passato, il numero degli animali per la benedizione era maggiore e parecchi di questi erano muli.

APPRENDIMENTO E TRASMISSIONE

I bambini sono coinvolti in questo momento festivo, vengono resi partecipi: accompagnano i genitori durante la benedizione dei mezzi o degli animali, osservano la vendita all'asta ed estraggono i biglietti per la lotteria. Gli allievi delle scuole materne ed elementari assistono all'enchère, e vivono in prima persona un momento della tradizione locale. Vi è quindi una trasmissione per il vissuto.

COMUNITÀ

Il signor Ivo Joly si occupa di annunciare la festa con il suono della campana della cappella e di fare il battitore per l'enchère.
I due priori si occupano dell'intera organizzazione nei mesi che precedono la festa patronale.
Il parroco celebra la Santa Messa e benedisce gli animali e i mezzi agricoli in onore di Sant'Antonio.
La popolazione di Arnad partecipa con entusiasmo alla festa patronale, contribuendo al mantenimento della propria cultura.

Per sapere di più

Siti web

Bibliografia

  • Champurney Cossavella Augusta, Noro Desaymonet Elida
    Arnad in Valle d'Aosta
    Priuli & Verlucca 2006

A cura di

ITALIA Regione Valle d'Aosta - Ufficio Regionale per l'Etnologia e la Linguistica - Stéphanie Dalle

Supervisore scientifico

Tiziana Fragno

Data di pubblicazione

21-NOV-2012 (Stéphanie Dalle)

Ultimo aggiornamento

13-LUG-2015

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