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    Foto storica fonderia di campane Mazzola - Circolo sardegna brianza est
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    Foto storica fonderia di campane Mazzola - Circolo sardegna brianza est
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    Foto storica fonderia di campane Mazzola - Circolo sardegna brianza est
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    Foto storica fonderia di campane Mazzola - Circolo sardegna brianza est
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    Antica campana - Nicola Colajanni
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    Antica campana - Nicola Colajanni
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    Antiche campane - Nicola Colajanni
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    Sagome in legno per la costruzione della forma della campana - Nicola Colajanni
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    Sagome in legno per la costruzione della forma della campana - Nicola Colajanni
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    Compassi in ferro per misurazione campane - Nicola Colajanni
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    Anticha forma in legno per stampi in cera - Nicola Colajanni
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    2013
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Category

Technical Knowledge

TAG

WHERE

Valduggia (VC), Piemonte - Italy

WHO

Mazzola Roberto Mazzola Roberto
(artigiano)

Fabbricazione di campane. I Mazzola di Valduggia

La fabbricazione di campane della Fonderia Mazzola di Valduggia è sempre stata effettuata in maniera artigianale dal 1400 fino ai giorni nostri e prevede diversi e complessi passaggi ognuno indispensabile per arrivare al prodotto finale.
Le campane sono costituite in bronzo, una lega composta da rame e stagno.
Generalmente per produrre una campana si utilizza il 78% di rame e il 21% di stagno. In base alla quantità dei materiali nella lega cambia il suono della campana,"la voce", che può essere più o meno melodiosa.
Le uniche parti non in bronzo della campana sono il battente interno costituito di ferro dolce e l'anello interno anch'esso in ferro a cui veniva attaccato il battente con un laccio di cuoio.
Il battente è in ferro perchè altrimenti rischierebbe con il tempo di rompere la campana, inoltre con il passare degli anni e dei rintocchi effettuati esso si deforma leggermente modificando anche il suono.
L'anello interno in ferro veniva costruito a parte e poi fuso insieme alla campana al momento in cui veniva colato il bronzo. Anche il battente veniva costruito a parte. Il laccio era in cuoio perchè è un materiale resistente  che permette l'oscillazione del battente in maniera naturale.
A parte venivano costruiti anche i "manici" in bronzo della campana, grazie ai quali verrà collegata alla stuttura che la sorreggerà, che venivano ricavati da calchi in gesso precedentemente costruiti e applicati sulla parte superiore della campana durante il processo di fusione.
Per costruire una campana prima di tutto viene costruita "l'anima": una struttura in mattoni a forma di campana. Per darle la forma e la misura giusta si utilizzano le "sagome" in legno. Successivamente l'anima in mattoni viene ricoperta di argilla che viene modellata sopra sempre utilizzando le sagome in legno. La larghezza esatta della campana viene calcolata, oltre che con le sagome in legno, anche con i compassi da misurazione in ferro.
A questo punto sulla campana costruita in argilla viene cosparso uno strato di grasso a ricoprirla.
Intanto separatamente vengono costruiti i fregi e le iscrizioni in cera che orneranno la campana. Questi vengono ricavati da stampi in legno o in gesso in negativo sui quali viene colata la cera. Il positivo in cera viene applicato sulla forma della campana in argilla.
Una volta applicati i fregi sulla campana precedentemente cosparsa di grasso, questa viene di nuovo ricoperta da uno o più strati di argilla: questa è quella che viene chiamata "la camicia" della campana.
Quindi dall'alto della campana si pratica un foro dentro il quale viene immesso carbone e acceso il fuoco: i mattoni dell'anima all'interno della campana si traformano così in un vero e proprio forno dove la terra si cuoce all'interno, il grasso cosparso si scioglie e i fregi applicati rimangono stampati in negativo sulla camicia.
A questo punto la camicia viene rimossa e all'interno vi è la campana in terra su cui erano stati applicati i fregi, la "falsa campana", che viene rimossa, lasciando al di sotto la forma in argilla della prima campana costruita sulla quale era stato applicato il grasso. Sopra questa viene ricollocata la camicia precedentemente rimossa.
Nello spazio creatosi fra la forma della prima campana e la camicia sarà dove verrà colato il bronzo fuso.
Il bronzo viene messo a fondere a 1200 gradi in un forno apposito mentre la campana (con la sua camicia) viene sotterrata nella terra lasciando un apertura nella parte superiore dove, tramite apposite canaline costruite in mattoni e terra, il bronzo fuso viene colato dal forno alla campana.
Una volta colato il bronzo la campana viene disotterrata e la camicia distrutta e rimossa.
Sotto di essa si trova la campana finita.
Una volta fabbricata la campana deve essere testata per vedere se "è in nota" ovvero se il suo suono corrisponde ad uno dei 12 semitoni della scala musicale  per cui la campana è stata costruita. Per fare ciò si dà un colpo al diapason che appoggiato alla campana le trasmette la vibrazione e se la campana risuona bene è pronta per essere installata sul campanile e eseguire i suoi rintocchi per secoli.

HISTORICAL-ANALYTICAL NOTES

La produzione di campane della Fonderia Mazzola inizia a Valduggia nei primi anni del XV secolo. La prima prova tangibile è l'antica campana della chiesa di Luzzogno su cui è incisa la data di fabbricazione, 1475, sormontata dal marchio dei Mazzola, una M con sopra una stella.
La preparazione delle campane,con tutti i suoi passaggi compresa la fusione in bronzo, fino alla fine dell'Ottocento veniva effettuata direttamente in loco, di fronte alle chiese, su campanili delle quali venivano issate una volta terminato il lavoro.
La Fonderia nei secoli ha prodotto migliaia di campane per chiese italiane ed estere.
La fama delle campane di Valduggia arrivò presto anche oltreoceano portata da preti e missionari che, trovandosi nella necessità di avere una campana per le nuove chiese e missioni da poco fondate si rivolgevano alla madrepatria. Le campane dei Mazzola una volta costruite venivano portate a Genova e spedite all'estero, principalmente nelle Americhe, via nave.
Nel 1875 un membro della famiglia, Achille Mazzola, fondò, sempre a Valduggia, la sua fabbrica di campane che però venne chiusa nel 1990.
La storica Fonderia Mazzola invece è passata di padre in figlio per generazioni, fino a Roberto Mazzola, informatore della presente scheda, che ha chiuso la ditta nel 2004.

LEARNING AND TRANSMISSION

I segreti della fabbricazione artigianale di campane nella fonderia Mazzola sono stati tramandati di padre in figlio dal 1400 fino ai giorni nostri.
Naturalmente anche gli altri operai che lavoravano nella fabbrica erano ottimi artigiani provenienti per lo più dall'ambiente di lavorazione e fusione dei metalli e con conoscenze nella lavorazione dell'argilla. Tuttavia era soltanto il mastro-campanaro appartenente alla famiglia Mazzola che conosceva l'esatta quantità di metallo da fondere, i tempi, i materiali e i segreti della lavorazione e che guidava tutto il gruppo di fonditori dall'inizio del processo fino alla conclusione del lavoro.
Inoltre le sagome in legno per dare la forma alla prima struttura della campana erano custodite gelosamente e tramandate fra le generazioni.
Generalmente all'interno della Fonderia Mazzola tutti gli operai partecipavano a ogni parte del lavoro aiutandosi reciprocamente, tuttavia inevitabilmente alla fine ognuno si specializzava in una determinata parte del processo di produzione secondo le sue abilità e, con il passare del tempo, acquistava esperienza e professionalità ed era pronto ad insegnarlo ad altri.

COMMUNITY

Il piccolo paese di Valduggia nei tempi antichi è sempre stato associato alla produzione di campane essendo la ditta Mazzola presente dal 1400, tuttavia  la ditta essendo di piccole dimensioni non ha mai impiegato molti operai anche nei tempi di massima fama. Gli abitanti di Valduggia erano comunque riconosciuti per la loro abilità di fonditori dei metalli  e la presenza della Fonderia Mazzola dava loro notorietà. Oggi il comune di Valduggia è noto soprattutto nell'ambito dell'industria della rubinetteria.

PROMOTIONAL ACTIONS

Purtroppo a Valduggia non è stata effettuata alcuna opera di salvaguardia e valorizzazione per conservare i saperi legati alla fabbricazione delle campane e l'antica Fonderia Mazzola ha chiuso nel 2004 dopo più di 500 anni di attività.

To learn more

Bibliography

  • Vecchi Angelo
    San Maurizio d'Opaglio: dall'erica all'ottone - Dall'erica al granito
    Pro loco di S.Maurizio d'Opaglio

Produced by

ITALIA Regione Piemonte - Settore Musei e Patrimonio Culturale - Nicola Colajanni

Scientific Advisor

Diego Mondo

Release Date

11-FEB-2013 (Nicola Colajanni)

Last update

04-MAR-2015 (Fabia Apolito)

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