-
1887
1897
1908
1921
1926
1935
1945
1947
1957
1966
2011
Indietro
Categoria
Riti e Pratiche SocialiTag
DOVE
Poschiavo (Bernina), Canton Grigioni - Svizzera
Partenza dalla scuola riformata a Poschiavo, il corteo passa quindi da Clalt, Spineo, I Burin, Bignideo, La Palza, Macon, per raggiungere infine la conca di Selva, un ampio pianoro situato a 1450 metri d'altezza e distante due ore di cammino dal borgo di Poschiavo, sul versante occidentale.
QUANDO
aprile-maggio, domenica
CHI
Festa di Selva
La festa di Selva rappresenta una delle più importanti occasioni aggregative per la comunità riformata poschiavina.
Fino agli anni Sessanta, quando si unirono le scuole confessionali, la giornata iniziava alla sei di mattina con il suono "da allegrezza" del campanin della chiesa evangelica a Poschiavo. I ragazzi si radunavano quindi in corteo e alle sette lasciavano il paese, muniti di bandierine raffiguranti i cantoni svizzeri, alla volta di Selva. Passando per Clalt, Spineo, La Palza, si raggiungeva Macon, dove la tradizione imponeva ai novellini di baciare il sedere a una vecchia vestita di stracci, forse antico retaggio scaramantico della caccia alle streghe. Ad accompagnare la scolaresca non erano soltanto gli insegnanti e alcuni genitori, ma gran parte della comunità. Molti erano coloro che accorrevano dai monti vicini. Al suono della campana la comitiva raggiungeva il pianoro di Selva, dove veniva accolta con una tazza di cacao fumante. Dopo il culto nella chiesetta evangelica, costruita nel 1676, i ragazzi si spostavano ai vicini maggenghi di La Goba e Pozzol, proprietà della comunità evangelica, dove veniva loro offerta la polenta in flur, specialità di grano saraceno, panna e uvetta. Seguivano quindi da parte dei ragazzi canti, giochi, esercizi ginnici, recite di poesie e brevi rappresentazioni teatrali. A sera la comitiva rientrava a Poschiavo, dove veniva accolta dalla musica della Filarmonica Comunale. L'intera schiera raggiungeva quindi la piazza, dove, tra le grida di gioia dei ragazzi, veniva annunciata la dispensa da scuola per la mattina successiva.
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La Gita a Selva fu introdotta nel 1826, l'anno seguente la fondazione della scuola riformata a Poschiavo da parte del pastore, teologo e pedagogo Otto Carisch, una delle personalità di maggior rilievo nel panorama religioso grigione della prima metà dell'Ottocento. L'intenzione era quella di offrire agli scolari una giornata di svago e di giochi all'aria aperta in un tempo in cui le occasioni di divertimento erano sicuramente limitate. Inoltre la gita doveva servire a ricordare la fuga a Selva delle famiglie protestanti poschiavine nel 1623, sulla scia della rivolta antiprotestante in Valtellina, passata alla storia con il termine di Sacro Macello.
Nel corso del 1858 si tentò di riunire, in occasione della gita a Selva, l'intera gioventù valposchiavina. Fu grazie all'iniziativa dell'ispettore Lardelli se più di 500 ragazzi, di entrambi i comuni e di entrambe le confessioni, si ritrovarono a Selva, ma la manifestazione, forse a causa dell'eccessivo impegno logistico e organizzativo o di una polenta mal cotta che causò qualche mal di pancia, come riporterà il Grigione Italiano, non fu più ripetuta.
APPRENDIMENTO E TRASMISSIONE
L'organizzazione della festa di Selva è sin dagli inizi all'appannaggio della scuola. Fino agli anni Trenta del Novecento, cioè con la morte dell'ultimo sagrista di Selva, spettava però a costui, coadiuvato dal fittavolo, la preparazione della polenta in flur, mentre i maestri si occupavano della scolaresca. La partecipazione dell'intera comunità riformata assolve alla funzione di mantenimento e trasmissione della festività.
COMUNITÀ
Festa della Comunità Evangelica di Poschiavo. L'unione delle scuole confessionali, avvenuta nel 1967-69, ha portato alla soppressione della gita scolastica in giorno feriale, che oggi ha perciò luogo di domenica. Il conseguente passaggio di competenze dalla scuola alle singole famiglie ha attenuato lo spirito comunitario della manifestazione, e dunque anche la sua valenza identitaria. Questo fatto, unito alla bassa natalità e quindi al sempre più esiguo numero di bambini in seno alla comunità protestante, ha fatto sì che il numero di partecipanti alla festa di Selva si sia oggi fortemente ridotto. La costruzione della via carrabile ha inoltre inciso profondamente sul numero di quanti raggiungono Selva a piedi, secondo l'antica usanza.
MISURE DI SALVAGUARDIA
Oggi un responsabile, un insegnante, nominato dal concistoro, si occupa dell'organizzazione.
Beni immateriali collegati
Coltivazione dei cereali antichi, grano saraceno e segale, in Valposchiavo
Per sapere di più
Siti web
Bibliografia
Almanacco del Grigioni Italiano - Selva
Pro Grigioni Italiano 1950
La mia biografia con un po' di Storia di Poschiavo nel secolo XIX
a cura di Fernando Iseppi 2000
Feste im Alpenraum
Almanacco del Grigioni Italiano - Ricordi: la gita a Selva negli anni '20
Pro Grigioni Italiano 1997
A cura di
SVIZZERA Canton Grigioni - Polo Poschiavo - Fabrizio Lardi
Supervisore scientifico
Daniele Papacella
Data di pubblicazione
09-FEB-2012 (Fabrizio Lardi)
Ultimo aggiornamento
26-MAR-2015
TweetDalla Community
Racconta