-
Fiera di San Provino, Agno - Stefano Crivelli
-
Giostre - Stefano Crivelli
-
Trattori in esposizione - Stefano Crivelli
-
Trattori in esposizione - Stefano Crivelli
-
Esposizione del bestiame da fattoria - Stefano Crivelli
-
Mucche scozzesi - Stefano Crivelli
-
Degustazione di formaggi locali - Stefano Crivelli
-
Degustazione e vendita di pesciolini fritti - Stefano Crivelli
-
Bancarelle con giocattoli - Stefano Crivelli
-
Campanacci e altri utensili - Stefano Crivelli
-
Banco dei ravioli - Stefano Crivelli
-
Banco dei salumi - Stefano Crivelli
-
2010
2011
Indietro
Categoria
Riti e Pratiche SocialiTag
DOVE
Agno (Lugano), Canton Ticino - Svizzera
QUANDO
San Provino, 8 marzo
CHI
Fiera di San Provino ad Agno
(San Provín - San Pruvín)
La fiera di San Provino si svolge ad Agno, capoluogo dell'antica Pieve, nei pressi della Collegiata dei SS. Giovanni Battista e Provino, durante il fine settimana più prossimo all'8 marzo e si conclude il lunedì. Il sabato si tiene la celebrazione eucaristica vespertina seguita dalla processione aux flambeaux con le reliquie del santo compatrono del borgo. La messa solenne viene celebrata la domenica mattina; nel corso della giornata i fedeli possono sostare davanti all'altare maggiore della Collegiata dove, per l'occasione, viene esposto il busto ligneo secentesco di San Provino all'interno del quale si dice si trovi un frammento del cranio, giunto ad Agno probabilmente nel 1096. Durante l'anno il busto viene invece custodito sotto l'altare della cappella feriale (antica sagrestia capitolare), ornato dell'artistico paliotto bronzeo di Remo Rossi.
Fin verso la metà del Novecento la manifestazione si distingueva soprattutto per l'esposizione e il commercio di animali da fattoria e la vendita di sementi, in vista dell'imminente ripresa dei lavori nei pascoli, nei campi e negli orti. Per gli allevatori, che giungevano anche dalla Svizzera tedesca, questo era un appuntamento di primaria importanza poiché potevano commerciare parte del proprio bestiame. Un tempo la fiera di Agno costituiva per gli emigranti della regione l'ultima occasione di svago prima dell'inizio della stagione lavorativa Oltralpe o all'estero; a loro volta i padroni reclutavano la manovalanza (muratori, pittori, ecc.), fissando le condizioni di impiego. I giovani acquistavano fiori di carta, di seta o di celluloide che regalavano alle ragazze come pegno d'amore o in segno di promessa del loro rientro in patria.
Pur mantenendo le caratteristiche legate alla componente agricola, la fiera di San Provino di Agno trova oggi i suoi migliori punti di attrattiva nelle zone di ristoro - dove si possono gustare e acquistare prodotti tipici della regione - e nell'esposizione di trattori d'epoca. Le figure di intrattenimento tipiche del passato, come la chiaroveggente, la sonnambula, l'inventore della tempesta, i giocolieri o i maghi, hanno ceduto il posto ad altri personaggi che, grazie al loro carisma, animano il capannone dell'associazione Gioventù Rurale del Luganese (GRL) e i ritrovi pubblici situati nelle immediate vicinanze. Nel corso degli ultimi decenni la manifestazione si è ulteriormente arricchita: numerose bancarelle propongono, in un percorso che si snoda tra piazza san Provino, contrada San Marco e via Stazione, campanacci, coltelli, vestiti, scarponi, accessori, giocattoli, salumi, pesciolini fritti, formaggi, miele, zucchero filato, pane e i tipici ravioli: tortelli con un ripieno a base di prugne e maraschino, fritti nell'olio di noce di cocco.
Dal 1981 la Gioventù Rurale del Luganese si impegna per cercare di riconferire alla fiera il carattere rurale che, nel corso dei decenni, si era affievolito. Le attività didattiche legate al mondo agricolo, molto apprezzate da tutte le fasce d'età, sono affidate all'Unione Contadini Ticinesi in collaborazione con la GRL che le gestiscono sull'arco dei tre giorni.
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La fiera di San Provino, che si colloca all'inizio del ciclo vegetativo e dunque dell'anno agricolo, fa da contrappunto a quella di San Martino (11 novembre). Se fino alla metà del Novecento le due manifestazioni segnavano la fine e l'inizio della stagione agricola, oggigiorno esse tendono ad essere percepite su un piano strettamente stagionale: la fiera di San Provino è vista come l'evento che apre le porte alla primavera mentre quella di Mendrisio viene vissuta come l'ultima occasione per una scampagnata all'aperto prima dell'arrivo dell'inverno. Documentate già nel periodo in cui il Ticino era baliaggio dei Cantoni Svizzeri, le due manifestazioni resistono ai cambiamenti socio-ambientali che hanno caratterizzato gli ultimi decenni e sono oggi in grado di offrire ai visitatori una visione d'insieme della realtà rurale ticinese.
APPRENDIMENTO E TRASMISSIONE
Di generazione in generazione.
MISURE DI SALVAGUARDIA
Dal 10 settembre 2012 la Fiera di San Provino di Agno figura, congiuntamente alla fiera di San Martino di Mendrisio, nella lista delle "Tradizioni viventi in Svizzera", progetto di valorizzazione, salvaguardia e promozione del patrimonio culturale immateriale proveniente da tutte le regioni della Confederazione Elvetica.
Per sapere di più
Siti web
A cura di
SVIZZERA Canton Ticino - Centro di Dialettologia e di Etnografia - Giovanna Ceccarelli
Supervisore scientifico
Giovanna Ceccarelli
Data di pubblicazione
30-OTT-2012 (Giovanna Ceccarelli)
Ultimo aggiornamento
17-MAR-2015 (Fabia Apolito)
TweetDalla Community
Racconta